Ciao amici del #KombatBlog, anche oggi intervistiamo un grande atleta! Stiamo parlando di Mohammed Obbadi, pugile professionista e nuovo acquisto della nostra KOmmunity, che tra qualche giorno disputerà un match molto importante. Si tratta della Milano Boxing Night, organizzata dalla OPI Since 82, da Matchroom Boxing Italy e da DAZN.
Ciao Mohammed e benvenuto nella KOmmunity! Ti va di raccontarci cos’è per te il pugilato?
Ciao ragazzi, grazie mille, è un grande piacere far parte della vostra “famiglia”! Dunque, il pugilato per me è una delle cose più importanti. Si può dire che, in qualche modo, mi abbia salvato la vita. Di fatto, mi permette di vivere come voglio davvero.
Quando hai iniziato a praticarlo?
Quando ho iniziato ero molto giovane, avevo tra i 14 e i 15 anni.
Come procede la preparazione, nonostante la pandemia?
Mi sono quasi sempre allenato sia con il mio preparatore che il mio allenatore di pugilato. Lo ammetto, è stato difficile organizzare la preparazione a causa del Covid, ma questo non ha mai spento la mia voglia di combattere!
Ci racconti qualcosa del tuo prossimo incontro?
Il mio rientro sarà venerdì 16 aprile, e non vedo davvero l’ora. Combatterò all’Allianz Cloud in occasione della Milano Boxing Night. Mi batterò a porte chiuse con Sanchez, un pugile sudamericano davvero forte. Io però mi sto preparando alla grande!
Cosa ti aspetti nel breve periodo?
Il mio obiettivo al momento è portare a termine una grande prestazione sabato sera, per poi disputare a breve un match valevole per un titolo importante. Ci credo davvero!
Con chi ti piacerebbe combattere in futuro?
Sono diversi i pugili che mi piacerebbe sfidare. Uno di loro è Francesco Estrada e ne sono certo: prima o poi succederà.
Come ti definiresti come pugile?
Questa è davvero una domanda difficile. Probabilmente non sono io a doverlo dire, lascio che siano gli altri a giudicare il mio stile dopo avermi visto in azione… ne avranno occasione tra poco!
Qual è il rapporto con il tuo coach?
Ogni volta che combatto e vedo Leonard Bundu al mio angolo, mi dico che non potevo chiedere di meglio: non solo è una delle persone migliori che io conosca, ma è anche stato un super campione. È un modello da seguire! Ho un ottimo rapporto sia con lui che con il resto della squadra, da Khalid Mahzoum a Federico Catizone.
Hai paura, prima di salire sul ring?
Mi piace pensare che la paura faccia parte di questo mestiere. Chi dice che sul ring non ha paura, sono sicuro che menta. Inoltre, è proprio quell’emozione a farci sentire concentrati e positivi. Senza paura, saremmo meno performanti.
Cosa manca secondo te al pugilato italiano?
A mio parere il pugilato in Italia sta migliorando pian piano, lo dimostra la qualità di una scuderia come Opis Since 82, a cui appartengo: la famiglia Cherchi è forse una delle più importanti di sempre!
Noi siamo già in attesa su DAZN. Dacci dentro sul ring!
Sarà fatto, farò del mio meglio. Grazie ancora per questa intervista!