Questa volta abbiamo intervistato Sveva Melillo, atleta di punta del Team Kombat e campionessa mondiale di Muay Thai. Dopo le sue ultime fatiche a Dubai, ci racconta qualcosa di lei.
Ciao Sveva, questi ultimi mesi sono stati ricchi di successi. Raccontaci tutto e cosa hai provato…
Quest’anno si è chiuso con i mondiali IFMA a Bangkok, dove vinco la medaglia d’oro e mi classifico al primo posto nella categoria dei 54kg. È stata un’esperienza bellissima, dieci giorni a contatto con tanti atleti e 110 nazioni, nella patria della Muay Thai. Ho condiviso questi giorni sia con gli allenatori che gli atleti della Nazionale Italiana. Il 26 febbraio ho combattuto per il titolo mondiale a Dubai per la categoria 53,8, dove ho vinto la cintura WMC con un’atleta fortissima, australiana e molto più grande di me. Le ho mostrato molto rispetto, perché è un’atleta degna, che non si è mai tirata indietro.
Sei al top della tua carriera o pensi di avere ancora margini di miglioramento?
Anche se sono al top della mia carriera, non intendo di certo fermarmi! Ho ventisette anni, ma io e i miei allenatori Stefano Di Pietro e Daniele Marinetti abbiamo ancora tante cose da fare: tutt’ora stiamo studiando la Muay Thai giorno per giorno. È una disciplina vastissima, ma ci sono ottimi margini di miglioramento!
Le tre caratteristiche più importanti per un atleta di Muay Thai?
Le caratteristiche che dovrebbe avere un atleta Muay Thai sono varie: innanzitutto la mentalità, il pensare di fare sempre bene e la voglia di crescere e migliorarsi; non si va da nessuna parte, se pensi di essere già arrivato. Poi la costanza e la determinazione, che ti portano a perseguire anche le sfide più difficili. La preparazione spesso è dura, ragazzi, ma con la motivazione e l’entusiasmo si raggiunge qualsiasi risultato: un po’ bisogna divertirsi e amare quello che facciamo.
Hai un nickname? Da dove deriva? Pensi che ti descriva realmente?
Il mio nome è Chulamanee. È composta da “Chula”, che significa “Pietra pregiata” e “Manee”, un aquilone che spicca il volo che non ha paura di elevarsi, affrontando anche venti non a favore. Me lo diede una donna thai che mi ha vista combattere, e sa quello che faccio ogni giorno. Quindi sì, credo mi descriva a pieno.
Che effetto fa, alle persone con cui ti alleni, allenarsi con una campionessa come te?
La mia scuola è come una famiglia: maschi o femmine, nessuno si sente inferiore a nessuno, anzi c’è collaborazione e la voglia di far crescere l’altro. Ognuno si mette a disposizione per aiutare il prossimo, e così fanno i miei allenatori durante lo sparring o combinazioni di colpi. La Muay Thai è dare e prodigarsi.
Solitamente ti adatti alle caratteristiche della tua avversaria o sei tu che imponi la tua strategia?
Noi facciamo uno studio a 360°, ci sono tecniche che metto in pratica più spesso e che mi riescono, ma ogni match è a sé: le avversarie sono sempre diverse. Se incontro una mancina, o una destra, il mio modo di combattere cambia. È capitato di imporre un mio ritmo di lavoro, ma in determinate circostanze, tra una ripresa e l’altra, mi è stato detto all’angolo di stravolgere la strategia prevista e vederla sotto una chiave diversa. Dipende sempre da chi ti trovi davanti!
Lancia un messaggio a tutte le donne che vorrebbero iniziare questo sport
Nel mondo ci sono ancora tante atlete da incontrare: logicamente punto a diventare campionessa di ONE Championship. A tutte le donne che vorrebbero iniziare questo sport o altre arti marziali, dico che non c’è limite a ciò che vogliamo fare: il limite è dentro di noi. Noi donne siamo spiriti forti e tenaci, e la Muay Thai sta piacendo a molte di noi.
Grazie mille Sveva, a presto e in bocca al lupo per i prossimi match!
Grazie a voi ragazzi. E sempre viva il lupo!